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Mini Guida Forex

1. Introduzione al Forex –

mercato valutario forexChiunque abbia una connessione ad internet ha sentito parlare di Forex. Per noi Italiani il Forex indica un particolare tipo di trading, mentre in inglese è semplicemente la forma contratta di Foreign Exchange, che indica lo scambio di moneta straniera. Per questo in molti paesi un banco di cambio come quelli degli aeroporti può essere chiamato Forex.

Il nostro trading Forex quindi non è altro che un tipo di investimento basato sul valore di diverse valute. Con il Forex si opera per coppie di valute, in quanto l’investimento si basa sulla differenza di valore tra le due.

La prima valuta è definita valuta base o principale, mentre la seconda è considerata la valuta di quotazione o controvaluta.

Per esempio scegliamo la coppia di valute EUR/USD (Euro e Dollaro Statunitense). L’Euro è la valuta principale che voglio confrontare al dollaro americano, graficamente si indica EUR/USD= 1,053 il che significa che un euro vale 1,053 dollari USA.

Se posso vendere ogni euro a 1,053 guadagnerò 0,053 oppure se ho dei dollari e compro degli euro perderò 0,053.

Ecco che in questo abbiamo le basi del Forex.

Su una piattaforma di trading Forex posso fare un investimento al rialzo o al ribasso. Scelgo la coppia di valute che mi interessa, tornando all’esempio EUR/USD in questo caso e, tenuto conto che durante una giornata il valore di una moneta non è stabile ma fluttua decido se:

  • investire prevedendo che il valore dell’Euro sul Dollaro aumenti
  • investire prevedendo che il valore dell’Euro rispetto al dollaro diminuisca

Nel primo caso acquisto degli euro con la speranza di rivenderli quando aumenta il valore e così realizzo il mio profitto. Nel secondo caso acquisto/rivendo subito gli Euro al prezzo attuale con l’impegno di ricomprare in un secondo momento. Se la differenza tra il prezzo attuale e quello del futuro è negativa, cioè vendo a 1,200 e ricompro a 1,050 ho guadagnato sul ribasso.

Questa è la base concettuale del trading forex che poi viene gestita dalle piattaforme in modi specifici come vedremo più avanti. Adesso passiamo ad analizzare alcuni concetti chiave del forex.

  • Mercato valutario: le negoziazioni tramite trading forex possono continuare 24/24 tranne sabato e parte di domenica. Questo accade grazie alle differenze di fuso orario.

Ad esempio: quando in Italia è domenica sera, in Australia ed Asia è gia lunedì e le borse sono aperte. Quando poi da noi è Venerdì sera in America è ancora pomeriggio e si possono ancora effettuare scambi.

I mercati più attivi sono quello Europeo ed Americano, quello Asiatico è abbastanza stabile, ci sono però vari investimenti  sullo yen. Il mercato Australiano con le valute Dollaro Australiano e Dollaro Neozelandese (AUD e NZD) è in genere meno attivo.

E con questo si introduce un altro tema: quello della volatilità. Un mercato è considerato volatile quando le variazioni durante periodi di tempo breve sono molte. Più è volatile un mercato più si vede la bravura del trader: ovviamente in un mercato volatile i rischi sono elevati ma così lo sono i guadagni.

  • Cos’è un lotto?Quando si apre una posizione, cioè si fa un investimento in valuta o azioni, si decide quanta parte del capitale a dispozione utilizzare. Il Lotto (o in inglese Lot) è l’unità di misura utilizzata nel Forex per indicare la quantità di valuta che si vuole acquistare o vendere. Un lotto corrisponde a 100.000 unità della valuta base, quindi per esempio con l’euro un lotto corrisponde a 100.000 euro. Esistono quantità inferiori al lotto, che si chiamano Mini lotto, 10.000 unità e Micro lotto, 1000 unità.
  • Cosa sono le pips?

1pipUn Pip è un’unità di misura della variazione del prezzo e corrisponde alla quarta cifra decimale della quotazione della coppia di valute. Fa eccezione la valuta giapponese, lo Yen, dove la pip corrisponde alla seconda cifra decimale.

Quanto vale un pip in euro? Basta moltiplicare il volume acquistato, per esempio 1 lotto = 100.000 euro, per 0,0001 (quarta cifra decimale) ottenendo così 10 euro per ogni variazione di una pip.

  • Cos’è la leva finanziaria?

La leva finanziaria o leverage è uno strumento finanziario usato come moltiplicatore del capitale investito. Per esempio se investiamo 10.000 euro con leva 1:10, avremo che il capitale investito corrisponderà a 100.000 euro. Così anche il guadagno e la perdita% vengono moltiplicati. Le leve vengono messe a disposizione dai broker agli investitori comuni (non banche etc.) che hanno un capitale limitato e potrebbero partecipare al mercato finanziario in modo limitato.

Le principali leve utilizzate sono:

1:10
1:20
1:25
1:50
1:100
1:200
1:400
1:500

leva finanziaria forex

Per esempio con una 1:100 ogni euro depositato corrisponde a 100 euro reali investiti. In questo caso si può anche dire che la leva è dell’ 1 % (10% per 1/10 e cos’ via). Per l’investitore neofita è meglio usare una leva più limitata per limitare i rischi, anche le regolamentazioni di alcuni istituti nell’ambito finanziario suggeriscono questo approccio.

  • Cos’è lo spread?  Non è lo spread di cui parlano in tv che misura la differenza tra gli interessi dei titoli di stato, ma è il valore espresso in percentuale che rappresenta il guadagno del broker. Nel trading online infatti utilizziamo la piattaforma del broker e questo deterrà una percentuale sulle nostre transazioni.
  • Cosa è lo swap? questa tecnica consiste nello scambio di titoli ad un tasso fisso per poi guadagnare dopo un certo periodo di tempo. Ad esempio io cambio EURO con un detentore di DOLLARI per x tempo e poi io mi riprendo i dollari e lui gli euro. Nella fase di “scambio” io ho un guadagno dalla cessione di qualcosa che al momento vale poco, quando poi mi saranno restituiti gli euro potrò avere un altro guadagno dal loro aumento di valore.

Ovviamente è una strategia che può operare solo chi è molto bravo a fare previsioni: non è certo una strategia che è detto che porti a un reale guadagno sul lungo termine.

  • Come si fa ad investire via web?

Su Internet ci sono delle società o professionisti, chiamati Forex Broker, autorizzati ad operare nei mercati azionari e di valute. Questi professionisti mettono a disposizione agli utenti la possibilità di acquistare frazioni dei titoli che sono in realtà in oggetto. Queste frazioni minuscole sono molto più economiche ed accessibile e permettono a tutti di investire.

  • Tecnicamente si parla dell’utilizzo di uno strumento derivato chiamato CFD, Contract For Difference. Un derivato è un investimento in cui non si specula direttamente su un titolo in nostro possesso ma sul cambio del valore di esso.

Ad esempio se io vivo negli Stati Uniti ma ho 100.000 euro in banca e domani sento dire che il valore dell’Euro è triplicato rispetto al dollaro posso decidere di mettere in campo quei soldi bloccati e fare un investimento di oltre 300.000 dollari con i miei 100.000 euro. Il mio capitale si è improvvisamente triplicato.

Con un CFD io non sono in possesso di nessun capitale, se il valore dell’Euro sul Dollaro si triplica, io guadagno sulla posizione che ho aperto ma in frazione, cioè magari posso aver aperto una posizione di 100 euro su una coppia forex EUR/USD e avuto un ritorno di 300, ma nel mio conto in banca non sono mai diventato proprietario di valute straniere.

Così come potrebbe accadere con le azioni, io posso avere le azioni Apple e venderle quando aumentano di valore, con i CFD invece posso investire sul loro valore ma non sarò mai possessore di azioni.

2. Grafici Forex

Quando si è iniziato ad applicare le scienze matematiche al trading i grafici hanno subito preso importanza. Grazie ad un grafico possiamo visualizzare in modo…grafico appunto cosa è avvenuto in passato sul mercato e cercare di capire cosa può succedere.

  • Candele Giapponesi: Il tipo di Grafico più usato è quello a candela giapponese (o candlestick). Questo grafico è composto da rettangoli che ricordano delle candele. Si vedono coppie di candele di due colori, che possono essere bianco e nero, o rosso e verde o altro, un colore indica il ribasso ed uno il rialzo.

Già con questa prima informazione possiamo iniziare a capire come interpretare un grafico a candele: dove c’è la candela rossa allora abbiamo prezzi in ribasso, dove blu o verde o di un altro colore, in rialzo. La variazione di rialzo e ribasso è indicata dai lati lunghi del rettangolo. I lati corti invece rappresentano il prezzo di apertura e quello di chiusura: il lato inferiore ci dice quale era il prezzo di apertura che ha condotto a quel trend e quello superiore quello di chiusura. Infine le linee sottili situate al centro dei lati corti, che ricordano lo stoppino o la fiammella della candela, rappresentano il minimo ed il massimo raggiunto per quella candela in un tempo specifico. Generalmente si analizzano le candele su timeframe (finestra temporale) di 1 minuto, 5 minuti, 15 minuiti, 30 minuti, 1 ora, 1 giorno, 1 settimana, 1 mese. Quindi una singola candela rappresenterà la variazione durante il timeframe selezionato per l’analisi.

  • Grafico lineare. Un’altro grafico comune, anche se meno usato dagli esperti, è il grafico lineare. Si tratta del classico grafico in cui c’è una linea frastagliata, di solito che va a zig zag verso l’alto o il basso. Si tratta di un grafico molto semplice da interpretare dato che ci da solo l’informazione sui prezzi di chiusura ed unendo questi punti viene fuori la linea. L’informazione è limitata a questo dato e quindi è un grafico che serve per occhiate veloci ma non da molte idee sull’ampiezza dei movimenti di mercato.
  • Il grafico a barre invece fornisce le stesse quattro informazioni del grafico a candela: prezzo di apertura, prezzo di chiusura, massimo e minimo. Graficamente rende meno del grafico a candela perché usa un solo colore e quindi non da al trader le stesse informazioni immediate sull’andamento. Apertura e chiusura sono indicati dai trattini orizzontali brevi che spesso sembrano “tagliare” la linea verticale tra massimo e minimo.grafico forex

Come visto in precedenza, per ogni grafico si può scegliere un timeframe preciso, cioè una finestra temporale, che sta ad indicare il periodo di tempo da visualizzare. Il timeframe è importante perché a periodi di riferimento diversi corrispondono eventi diversi. Più il periodo di tempo è breve più la previsione è rischiosa e difficile da confermare, più il periodo di tempo è lungo più ci si può fare un’idea di quello che può accadere. Molti trader forex scelgono periodi di tempo brevi per fare più operazioni mentre altri cercano l’occasione buona sul lungo periodo. Osservare grafici per periodi di 5 minuti può portare facilmente a “falsi segnali” cioè a individuare momenti per investire che se si guarda la situazione su una scala più alta si dimostrano subito degli abbagli.

Uno dei modi migliori per ottenere grafici per il trading, che siano a candele, a barre, lineari e tanto altro è Freestockcharts.com un sito che offre grafici per il trading in tempo reale. Il sito ha una versione gratis accessibile velocemente e molto potente e delle versioni a pagamento con opzioni interessanti come alert personalizzati per i grafici che si monitorano, supporto a più schermate ecc…

Le piattaforme di trading Metatrader e Metatrader Webtrader, che sono le più usate dai trader online, offrono i loro grafici integrati nella piattaforma senza dover andare all’esterno. I grafici Metatrader con l’ultima versione Metatrader 5 sono molto avanzati e permettono di creare grafici completi e di tutti i tipi. Webtrader è una versione light di metatrader che funziona da browser senza scaricare niente e che offre grafici a candele.

Anche molti broker con le loro piattaforme di trading via browser o app offrono grafici oppure offrono una sezione di grafici all’interno dei loro siti internet.

Non usare i grafici equivale ad improvvisare totalmente la propria strategia ma affidarsi solo ad essi spesso non è una buona idea perché bisogna conoscere anche gli eventi che influenzano i prezzi.

3. Strumenti per operare con il forex: Metatrader e Webtrader

Abbiamo già accennato nel paragrafo precedente alle piattaforme di trading Metatrader e Webtrader. Queste piattaforme sono entrambe sviluppate dalla società russo-cipriota MetaQuotes specializzata nello sviluppo di software per il trading online.

La società ha una storia molto lunga che risale al lontano 2000. Nel 2005 ha lanciato Metatrader 4  e nel 2010 Metatrader 5, entrambe sono conosciute anche con le sigle MT4 e MT5 e sono entrambe ancora attive e molto usate. Molti brokers e traders infatti continuano a preferire Meta Trader 4 alla versione 5 mentre altri invece sono entusiasti per l’ultima versione.

interfaccia metatrader

Esiste poi la versione Webtrader della Metatrader, per la quale basta un accesso e permette agli utenti Metatrader di fare trading anche quando non si trovano con il loro solito computer a disposizione e non possono scaricare la piattaforma.

Moltissimi broker online di trading usano Metatrader come piattaforma di broker o hanno dei sistemi che sono sviluppati intorno ai software di Metaquotes.

Vediamo nel dettaglio alcune funzioni principali di Metatrader che vengono in aiuto al trading.

La prima cosa da capire quando si parla di Trading sono gli Ordini, cioè le funzioni proprie del trading.

  • Il primo di questi è un ordine BUY, ovvero compra: è un concetto facile da comprendere. Comprare significa aprire una posizione rialzista. Acquisto dei titoli per rivenderli quando il prezzo sarà più alto.
  • Il secondo è l’ordine SELL, cioè vendi. Sell è l’investimento al ribasso. Vendo adesso dei titoli al prezzo attuale ma li pagherò in un secondo momento, sperando in un prezzo più basso. Questa operazione viene anche detta “short” in gergo.
  • BUY LIMIT e BUY STOP indicano l’apertura di un ordine ad un prezzo rispettivamente superiore e inferiore rispetto al momento presente. SELL LIMIT E SELL STOP invece indicano rispettivamente ordini di vendita a prezzi superiori ed inferiori.

Anche qui c’è un motivo: siamo sicuro di voler fare un investimento rialzista o ribassista, ma non siamo sicuri che il prezzo attuale ci dia conferma del trend che vediamo? Inserendo il valore STOP o LIMIT possiamo fare partire l’ordine solo quando il valore attuale viene effettivamente a cambiare confermando così le nostre idee.

metatrader tipi di ordini

  • STOP LOSS invece è il valore che si inserisce (facoltativamente) quando si apre una posizione. Dice al sistema di chiudere la posizione quando le perdite raggiungono un livello da noi deciso, questo evita di perdere troppi soldi soprattutto quando non siamo connessi a fare trading.
  • TAKE PROFIT invece dice al sistema di chiudere la posizione entro un certo livello di guadagno. Ad esempio diciamo al sistema di prendere il guadagno a 200 euro. Questo ci mette al riparo da cambiamenti di trend repentini che possono trasformare un trend azzeccato in una perdita clamorosa.

Un’altra funzione molto utile nel trading con Metatrader sono i cosiddetti indicatori. Gli indicatori sono strumenti statistici che appartengono all’analisi tecnica (matematica-statistica applicata al trading). In pratica si pensa che quando sui grafici si verificano certe situazioni ripetutamente si possa fare una previsione basata sulla statistica. Ovviamente statistica significa alta probabilità ma non certezza assoluta, quindi l’indicatore non dice che nel 100% succede qualcosa ma che la probabilità è alta.

metatrader ordine

I principali indicatori, cioè quelli più facili per i principianti, sono le Bande di Bollinger e l’RSI.

Le bande di bollinger sono il più semplice: si tratta di una serie di tre bande (linee curve) che si sovrappongono al grafico dei prezzi. I prezzi sono quasi sempre contenuti all’interno delle tre bande. Se questi sforano, c’è una situazione di ipercomprato o ipervenduto, che danno indicazione sulla direzione del trading.

L’indicatore RSI, Relative Strenght Index invece consiste di una linea orizzontale tracciata a partire dai valori 30 e 70. Quando il grafico dei prezzi sfora la linea 70 allora c’è un ipercomprato se si trova al di sotto del 30 invece c’è un ipervenduto.

metatrader bande di bollinger rsi

4. Tipi di Trading: Trend, Patterns e Trading su eventi economici

Quando si vuole fare trading bisogna prima di tutto imparare delle abilità specifiche: la gestione del rischio e quella del capitale.

Abbiamo già parlato in precedenza della volatilità dei mercati e delle azioni di stop loss e taking profit. Impostare dei comandi automatici che chiudono delle posizioni per noi, visto che le piattaforme le tengono sempre aperte e le rinegoziano automaticamente, è la prima cosa da fare per controllare i rischi.

In secondo luogo, ricordarsi che gli investimenti ad alto rischio sono quelli con un ritorno maggiore ma che questo non significa che dobbiamo buttarci come dei folli in ogni cosa che sembri rischiosa.

La prima regola è sapere gestire i propri soldi. Uno dei consigli di Money Management consiste nel non investire più del 2% del capitale su una sola operazione. Il che significa che se posso impiegare solo 1000 euro per fare trading non posso investire più di venti euro per ogni posizione. E questo vale anche se iniziamo ad guadagnare: consideriamo i guadagni come parte del capitale o magari preleviamone una parte, tenendo sempre una quota capitale prefissata.

Il Risk Management poi ci dice se una posizione vale la pena o no: se stiamo spendendo 100 euro ma sappiamo che il guadagno potrebbe essere di 400 euro allora il gioco vale la candela. Rischiamo 1 per prenderne 4. Se invece il ritorno potrebbe essere 200 o 100 allora con un rischio di 1 a 2 o 1 ad 1 non conviene bruciare dei soldi in questo modo.

I tipi di trading

Dopo aver capito il concetto di rischio e di money management, passiamo a parlare dei tipi di trading.

Il primo tipo di trading è quello più “umano” cioè che richiede maggiore intuito e anche creatività è il trading sugli eventi economici (vedere il calendario economico) e consiste nel cercare di indovinare i trend in base soprattutto alle informazioni in nostro possesso.

Ad esempio sappiamo che l’Unione Europea deve decidere se abbassare i tassi di interesse ed immettere più liquidità nel mercato. Una decisione di questo tipo sicuramente influenzerà il valore dell’Euro. Diciamo che in una situazione ipotetica un’iniezione di denaro nel sistema aumenta l’inflazione quindi diminuisce il valore. Ecco che quindi l’euro sarà leggermente deprezzato e potremo dire che in qualsiasi coppia forex che abbia l’euro come valuta principale possiamo pensare ad un ribasso.

Stessa cosa può accadere subito dopo una elezione, una manovra finanziaria, le dimissioni del Governo, un conflitto politico, un grande crack finanziario. Per esempio una grande compagnia che fallisce può influenzare un’intera nazione.

Il secondo metodo è chiamato trend trading o trend following: consiste nell’individuare un trend e prevedere che questo continui nel tempo. Per questo tipo di trading ci si affida all’analisi tecnica. Come già anticipato in precedenza si usano grafici e modelli statistici per prevedere che un evento si verifichi o che un trend rimanga costante.

trend laterale e trend

Per fare questo ci si rivolge ai già menzionati indicatori detti anche oscillatori. Gli indicatori ci permettono di capire cosa accade in fasi in cui i range di prezzo si oscillano a lungo tra gli stessi valori. Si parla di mercato laterale ed equivale ad una fase di stallo.

Nell’analisi tecnica si usano poi anche i patterns:un pattern è una particolare conformazione del grafico in cui alcuni massimi e alcuni minimi uniti in delle linee possono formare rettangoli, cunei, vari tipi di triangoli ed altre forme. Inoltre è importante imparare ad identificare sui grafici i supporti cioè quei punti in cui un trend a ribasso ferma la sua caduta e riprende la salita e resistenze cioè quei punti in cui un trend rialzista si ferma e inizia a scendere.

Alcuni patterns sono facili da individuare altri possono dare decisamente falsi segnali. Imparare a conoscere i pattern ed evitare errori richiede uno studio approfondito dell’analisi tecnica e dei grafici e non si può improvvisare.

forex patterns armoniche

Oltre al tipo di tecnica che si segue per confermare le previsioni o avere indizi su ciò che può succedere, esistono poi stili di trading che riguardano il modo di investire. Ad esempio sono popolari il “day trading” basato su operazioni che si aprono e chiudono nell’arco dello stesso giorno e la tecnica chiamata scalping che lavora su piccole variazioni e piccolo guadagni. Uno scalper può aprire anche 200 posizioni in un giorno!

Ovviamente per fare trading in questo modo bisogna prima di tutto avere un ottimo piano di money e risk management e poi avere compreso molte delle regole che influenzano il mondo economico. Sia dal lato degli eventi sia dal lato statistico-matematico.

5. Strategie Forex e Segnali di Trading

Dopo la nostra carrellata sull’analisi tecnica ecco altre strategie di trading forex che meritano essere prese in considerazione ed approfondite.

Il numero di Fibonacci: il noto matematico del passato Fibonacci aveva scoperto “il numero magico” detto anche sezione aurea. Si tratta del numero 1,618 che ricorre spesso in natura e molte forme, come alcune conchiglie spiraliformi, sono fatte in rapporto a questo numero. Se ne è parlato molto anche nell’esoterismo e nei romanzi (come il Codice da Vinci) e questo numero funziona anche per l’analisi tecnica. In alcuni software per l’analisi tecnica infatti esistono i rintracciamenti di Fibonacci che indicano in quali punti si può trovare un andamento dei trend che richiama la sezione aurea. Da qui si può prevedere lo stesso trend nelle date che sono identificabili proprio con il numero di Fibonacci.

Parabolic SAR: qui torniamo nel campo degli indicatori SAR sta per Stop and Reverse e questo indicatore somiglia un poco alle bande di bollinger, in quanto si tratta di delle linee paraboliche tracciate sul prezzo. Quando sul grafico in cui usate questo indicatore il prezzo si trova sotto il SAR parabolico, allora è il momento di vendere,  quando il prezzo è al di sopra bisogna comprare.

Hedging: l’hedging è una strategia di copertura molto semplice. Consiste nell’aprire posizioni opposte, che possono avere dimensione uguale o maggiore della prima posizione. Ad esempio stessa coppia forex e stesso investimento, ma uno in rialzo e uno in ribasso. In questo modo si recupera sempre qualcosa e si rimane più o meno in pari o comunque si limita l’esposizione del capitale. Vale la pena provare quando si trada su tempi corti e magari subito dopo una perdita si prova a recuperare con l’opposto.

Martingala: è una strategia basata sull’aumentare (c’è anche chi lo fa a diminuire) l’investimento in modo costante in seguito a perdite o guadagni. Si tratta di un sistema a raddoppio, preso in prestito dal gioco d’azzardo, che dice che se perdi una volta per recuperare la seconda devi investire il doppio, basandosi sulla probabilità che tante perdite consecutive non sono poi così statisticamente possibili bisogna puntare a recuperare. Questa strategia può essere rischiosa perché l’investimento aumenta esponenzialmente e quindi, anche partendo da posizioni di pochi euro, si può arrivare a posizioni di grande valore. E’ quindi indispensabile un grosso capitale iniziale e una gestione attenta del rischio considerando i successivi investimenti.

segnali trend trading indicator

Segnali di Trading: i segnali di trading spesso vengono offerti dai broker o da altre società. Possono essere realizzati sia da consulenti esperti sia da software che usano la statistica e vengono inviati al trader come consigli su cosa e come investire. Spesso questi segnali offrono uno storico dei risultati ottenuti nel passato e si può quindi avere una prova della loro efficacia. Per esempio un segnale può aver dato indicazioni corrette nell’80% dei casi. Buoni segnali sono da considerare se la % di riuscita è > 75%, ancora meglio tra 80-90%.

Robots o EAs: basati su algoritmi matematici e probabilistici i robot cercano di ragionare come un bravo investitore senza la parte emotiva. Si tratta di software utilizzati per il trading automatico. Questi robots, chiamati anche EA, possono essere acquistati ed utilizzati sul proprio conto impostandoli con metatrader. E’ comunque bene anche in questo caso verificare i risultati che questi robots hanno dato nel passato. Esistono appositi strumenti per effettuare il backtesting di questi robots, cioè la verifica dei risultati che avrebbero dato nel passato in base ai dati storici dell’andamento del mercato. Anche metatrader 4 e metatrader 5 includono una sezione di backtesting (più sofisticata in metattrader 5).

forex robot trading

Come consiglio finale rimane importante ribadire che non bisogna mai improvvisare o affidarsi ciecamente ad un metodo o grafico solo ma bisogna sempre usare diverse metodologie e vedere se si confermano le une con le altre.

Si consiglia inoltre di provare prima sui conti demo le proprie strategie.

Nel caso in cui si usino strategie di terzi, ci si affidi a società finanziarie o si utilizzino dei robots/eas, è sempre bene chiedere e verificare i risultati ottenuti nel passato e presente.

Ricordarsi sempre che gli investimenti di trading hanno un certo rischio e bisogna agire con cautela, per maggiori approfondimenti potete riferirvi al disclaimer sui rischi nel trading